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Decima edizione per il Festival dello Stretto, come sempre specificatamente annualmente dedicata ad un tema correlato al genere musicale etnica.
L’appuntamento è per sabato 11 settembre alle 21.00 sul Lungomare di Reggio Calabria.
I protagonisti di quest’anno saranno gli etno-cantautori, quegli artisti cioè che attraverso il proprio lavoro di ricerca commistionano nella stesura dei propri brani la lingua Italiana al proprio dialetto di appartenenza, con un attenta selezione tesa all’esibizione sul palco di rappresentanti musicali di massimo livello nello specifico genere in Italia.
Un ulteriore viaggio da nord al sud, dopo quello dello scorso anno nell’Italia etno-popolare; dal Nord arriva Davide Van De Sfroos che ospiterà come special guest per il Festival dello Stretto 2010 il suo amico calabrese Peppe Voltarelli, che conclusa la felicissima e intensa esperienza pluriennale, oltre quindici anni con Il gruppo del ‘Parto delle Nuvole Pesanti’ di cui è cofondatore e con cui ha all’attivo la pubblicazione di sette dischi, ha intrapreso ormai da diversi anni la carriera da solista. Nato a Cosenza, autore di canzoni nel 1988 si trasferisce a Bologna dove si laurea al Dams con una tesi sul rap italiano, collabora con musicisti come teresa De Sio, Claudio Lolli,Davide Van De Sfroos, Roy Paci, Carlo Muratori, Ettore Castagna, Antonello Ricci, Giancarlo Onorato. Artista poliedrico e versatile con incursioni nel cinema e nel teatro Voltarelli fonda a Bologna emir ente musicisti italiani rilassati organo indipendente di autori e agitatori culturali, realizza un recital sulla vita di Domenico Modugno dal titolo ‘voleva fare l'artista’, collabora con Giancarlo e Fulvio Cauteruccio della Compagnia tetrale Krypton per la quale cura le musiche dell'opera ‘Roccu u stortu’ e con Giuseppe Gagliardi nel cinema con il quale realizza ‘Doichlanda’ documentario sugli italiani in Germania, Con Francesco Suriano e Giampaolo Spinato per la letteratura teatrale partecipa ad importanti rassegne come il premio Tenco, il Premio Ciampi, Premio Salvo Randone, il Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. Al Festival dello Stretto 2010 è ospite speciale di DAVIDE BERNASCONI, in arte DAVIDE VAN DE SFROOS, nato a Monza (Mi) l’11 maggio 1965 è cresciuto a Mezzegra, nel cuore del lago di Como. Dopo un’esperienza solista, Davide forma un nucleo di musicisti con cui dà vita ai De Sfroos (primi anni ’90). Nel 1995 esce “Manicomi”, cd con cui avviene la consacrazione a livello provinciale. Nel 1999 realizza il cd “Breva & Tivan”, e quasi contemporaneamente viene pubblicato il mini-cd, “Per una poma”. Nel 2001 pubblica “…E Semm partii”; che vince la Targa Tenco come “miglior album in dialetto” nel gennaio del 2003, esce “Laiv”, come preannuncia la “storpiatura inglese”, un disco quasi interamente registrato dal vivo che si aggiudica il disco d’oro. Pubblica inoltre nel 2005 l’album di inediti “Akuaduulza”, storie, leggende, tradizioni di “acqua dolce” racchiuse in 14 brani, con un ampio consenso di pubblico e critica. Nel 2008 la consacrazione con l’album “Pica!” che esordisce al 4° posto della classifica Fimi-Nielsen arrivando il 19 Aprile 2008 a tenere un concerto al Mediolanum Forum di Assago (Mi) con un sold out registrato in prevendita di 11 mila biglietti venduti. Dal 13 novembre 2009 al 29 marzo 2010 ha conquistato moltissimi spettatori grazie al suo “DAVIDE VAN DE SFROOS SHOW”, aggiudicandosi parecchi sold out. Nella primavera 2010 Il “CLUB TOUR” lo porta in giro nei migliori locali d’Italia e oltre, con tappe in Svizzera, a Londra, a Roma e per la tappa finale nella prestigiosa cornice del Bluenote di Milano.
Non può mancare un omaggio al più grande etno-cantautore Italiano di tutti i tempi e non può che realizzarlo la band che in Calabria ha diffuso tra i giovani la musica etnica nelle sue diverse sfaccettature, i ‘Quartaumentata’ che al Festival dello Stretto 2010 presenteranno in anteprima ai media il loro nuovo album ‘Dai diamanti non nasce niente’ omaggio a Fabrizio De Andrè e al pubblico il nuovo Tour teatrale invernale 2010-2011. Luigi Viva biografo ufficiale di Fabrizio De Andrè ha dichiarato: alcuni mesi fa al Premio Fabrizio De André, a Roma, ebbi l’occasione di ascoltare un formidabile gruppo calabrese inserito, a ragione, fra gli ospiti della manifestazione. Formato da elementi di grande esperienza (progressive, rock, folk), i QuartAumentata (Paolo Sofia voce, Giuseppe Platani basso, Salvatore Gullace chitarre, mandolini, nashtakar, Massimo Cusato percussioni) sono un'autentica macchina del ritmo che pulsa emozione, sangue, sudore e lacrime della gente del sud.
Il gruppo, molto conosciuto dagli appassionati del genere, oltre a proprio repertorio originale, rilegge la tradizione musicale calabra filtrandola attraverso nuovi linguaggi musicali, utilizzando tra l’altro l’idioma della Locride, una zona bellissima ma tristemente nota. Un importante segnale, anche di impegno civile, manifestato nell’ultimo cd dai “ Diamanti non Nasce Niente” (Cd Club Entertainnment) nel quale i QuartAumentata ripropongono, nel loro dialetto e attraverso nuovi e riusciti arrangiamenti, alcuni dei brani più belli di Fabrizio De André.
Nella copertina viene citata la frase che Fabrizio pronunciò il 14 agosto 1998 a Roccella Jonica: “La ’ndrangheta? Dà lavoro” . Una dichiarazione che fece tanto scalpore fra i benpensanti (di ogni orientamento politico!).
Fabrizio, in quella occasione, voleva semplicemente constatare “ciò che realmente avviene”. Nel lavoro dei Quartaumentata vengono riproposte: ‘Â Cùmba (A Palumba), Creuza de Mä (Mulattera i mari), Disamistade (Faida), Jamin-à, Volta la Carta (Vota a carta) con una strepitosa introduzione a cappella, oltre a Giugnu ’73, ’Nu Giudici (Un Giudice), Don Raffaè e la stupenda apertura con Dolcenera.
Questo significa “usare” il dialetto per fare musica, andando addirittura a tradurre alcuni dei capolavori in genovese di Fabrizio De André.
Con un gusto musicale e ad un livello qualitativo interpretativo così elevato da essere ufficialmente autorizzati a farlo dagli aventi diritto.
Quest’anno al Festival dello Stretto le sonorità del centro Italia saranno rappresentate da: Giuseppe ‘Spedino’ Moffa & i Co.mpari, Giuseppe Moffa è un cantautore molisano che ha sviluppato rappresentadola una interessante evoluzione della musica d'autore verso nuovi paesaggi sonori. Il progetto nasce da una ricerca condotta nell'ambito della musica popolare molisana che ‘Spedino’ riesce a reinventare musicalmente. Moffa unisce testi di grande spessore poetico a raffinate atmosfere musicali, impreziosendo il tutto con un originalissimo virtuosismo alla chitarra ed alla zampogna. Tutti i suoi brani sono sostenuti dal ritmo del tamburello, con intricate armonie che spaziano dalla musica contemporanea al blues e al jazz trovando una loro forma in un caleidoscopio di strutture musicali che vanno dalle ballads al folk. “Non investo in beni immobili ” è Il primo album di GIUSEPPE MOFFA & Co.mpari che presenterà al Festival dello Stretto 2010 e che racchiude 14 straordinari brani che rappresentano una delle più originali e nuove espressioni della musica popolare italiana: GIUSEPPE MOFFA ha inventato un suo genere nel quale la cultura popolare del Sud-Italia si intreccia con sonorità ‘altre’ ma resta legata alla ricerca etnomusicologica e ad una ricca tradizione familiare e locale molisana in cui ‘Spedino’ si muove nella sua grande capacità di essere al tempo stesso ricercatore, cantore e musicista-cantautore. L’evento è sostenuto Istituzionalmente come ogni anno dal Comitato Feste Patronali della Città di Reggio Calabria, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria con l’Asse V risorse naturali, culturali e turismo sostenibile 5.2.3.1. del POR CALABRIA 2007/2013.
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